Tumori stromali gastrointestinali resistenti ad Imatinib: biomarcatori ematici di Sunitinib ed esito clinico


C’è necessità di marcatori non invasivi in grado di misurare gli effetti biologici dei farmaci mirati, in particolare per quelli che inibiscono il pathway VEGF, e di identificare i pazienti che con maggiore probabilità potranno trarre beneficio dal trattamento.

Uno studio, compiuto da Ricercatori del Children's Hospital a Boston, hanno analizzato i possibili biomarcatori ematici per Sunitinib ( Sutent ), un inibitore multitarget della tirosin chinasi, nei pazienti con tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) resistenti all’Imatinib ( Glivec / Gleevec ).

A 73 pazienti arruolati nello studio clinico di fase I/II è stato somministrato Sunitinib giornalmente per un periodo di 14 o 28 giorni, seguito da 14 giorni senza trattamento per ogni ciclo.

L’endopoint primario era rappresentato dalla sopravvivenza libera da progressione superiore a 6 mesi.

Sono stati valutati alcuni marcatori plasmatici, tra i quali VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare ) e sVEGFR-2 ( la forma solubile di un recettore di VEGF ), e due popolazioni cellulari che esprimono i recettori di VEGF: i monociti e , per un gruppo di pazienti, le cellule endoteliali mature circolanti.

Rispetto ai pazienti con progressione della malattia, i pazienti che hanno tratto benefici clinici presentavano un aumento maggiore delle cellule endoteliali mature circolanti ( 0.52 versus -0.01 CEC/muL/d, P = 0.03 ) ed una minore riduzione dei livelli dei monociti ( 47% versus 60%, P = 0.007 ) durante il primo ciclo.

L’espressione di VEGF è aumentata di 2,2 volte mentre quella di sVEGFR-2 è diminuita del 25% durante le prime due settimane di trattamento.

Nessun marcatore plasmatico ha mostrato correlazione con l’esito clinico, sebbene una modesta correlazione inversa sia stata osservata tra i cambiamenti dei valori di sVEGFR-2 ed i livelli plasmatici di Sunitinib.
I monociti, VEGF e sVEGFR-2 sono tornati ai valori basali dopo l’interruzione del trattamento.

Secondo gli Autori, i monociti, VEGF e sVEGFR-2 possono essere utilizzati come marcatori della farmacodinamica di Sunitinib.
Sono stati osservati diversi cambiamenti nelle cellule endoteliali mature circolanti e nei monociti, ma non nei marcatori plasmatici, tra i pazienti che hanno tratto beneficio dal trattamento e quelli con malattia in fase progressiva. ( Xagena2007 )

Norden-Zfoni A. et al., Clin Cancer Res 2007 ; 13: 2643-2650

Onco2007 Farma2007

XagenaFarmaci_2007



Indietro

Altri articoli

Molti sottotipi di tumore, inclusi i tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) con mutazione del gene KIT, sono guidati da...


La FDA ( U.S. Food and Drug Administration ) ha approvato Qinlock ( Ripretinib ) in compresse, il primo nuovo...


La resistenza agli inibitori approvati del proto-oncogene KIT, del recettore tirosina chinasi ( KIT) e del recettore del fattore di...


La FDA ( US Food and Drug Administration ) ha approvato Ayvakit ( Avapritinib ) per il trattamento degli adulti...


La Commissione europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata ad Ayvakyt ( Avapritinib ) come monoterapia...


La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Ayvakit ( Avapritinib ) per il trattamento degli adulti...


Imatinib ( Glivec ) nel setting adiuvante è associato a una migliore sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) quando...


I tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) sono potenzialmente letali in caso di metastasi o se non sono suscettibili di...


Non è chiaro se la durata di Imatinib ( Glivec ) adiuvante influenzi il significato prognostico delle mutazioni del recettore...


I tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) sono le neoplasie mesenchimali più comuni del tratto gastrointestinale. Imatinib ( Glivec )...